La
Banca del Tempo
Le
ragioni che spingono un gruppo a fondare una Banca del Tempo possono
essere molteplici, ma sicuramente, alla base, c'è la voglia
di creare qualcosa di diverso, che vada al di là della
logica del consumo e valorizzi i rapporti umani.
Ecco
elencati alcuni degli innumerevoli motivi:
* Per ricreare
i rapporti di buon vicinato, migliorando la qualità della
vita e considerando l'altro non più come un estraneo, ma
come un potenziale amico.
* Per valorizzare le
capacità e il sapere, le tradizioni e le culture diverse, al
fine di promuovere un'economia basata sulla solidarietà e
non sul consumo individuale e sulle regole di mercato.
*
Per recuperare il rapporto sociale alla pari, basato sulla relazione di
reciprocità e di solidarietà.
* Per
favorire l'incontro e lo scambio nei confronti di persone, che non
hanno una rete di supporto familiare o che hanno un' origine e una
cultura diversa dalla propria.
* Per soddisfare bisogni
che non possono essere risolti causa difficoltà economiche
oppure organizzative o ancora legati ad ambiti di realtà
personale.
La Banca del Tempo è un "istituto di
credito" molto particolare, dove non si deposita denaro
bensì tempo e disponibilità. È un
luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e dell'offerta
di tempo, come regolatore di nuovi sistemi di reciprocità,
considerando questa come una forma di aiuto tra soggetti paritari. I
soci della Banca attuano uno scambio reciproco di prestazioni e di
tempo offrendo ciò che sono in grado di fare e ricevendo
ciò di cui hanno bisogno.
Si tratta di una
forma di collaborazione, e non di volontariato, con la quale ci si
aiuta ad affrontare anche le incombenze e gli impegni della vita
quotidiana e familiare. In breve chi, ad esempio, sa suonare il
pianoforte può offrire due ore di lezione in cambio di
altrettante ore di piccoli aiuti domestici.