L’associazione prende nome da un’antica leggenda
cocconatese, una specie di mito
tramandato di padre in figlio, che
parla di un tesoro nascosto nel pozzo di Marcellina ( sito
storico
della Cocconato romanica- il pozzo esiste tuttora). Questo tesoro
sarebbe
consistito in una fusione di
oro e gioielli- un simulacro a
forma di testa di occane
(da qui pietra “cagnola”)che
i primi
abitanti di Cocconato nascondevano in questo pozzo per
sottrarlo alle
razzie barbariche, ma che, in tempo di pace, usavano mettere
sugli
attrezzi agricoli per rendere più
feconda la terra; una
specie
di Pietra filosofale …(sostanza dalle
proprietà
straordinarie come quella di trasformare i metalli vili in
oro o quella
di conferire
l’immortalità
al suo possessore) in
versione
cocconatese.
Esiste
davvero questo tesoro?… è solo
una
leggenda
tramandata?… Qualcuno è arrivato a
chiederci
di
organizzare una specie di “ispezione” nel
pozzo… ma
questo non è il nostro scopo anche
perché,
ciò
facendo, si perderebbe quell’alone di mistero e magia che la
circonda.
Per
noi dell’Associazione quello
che
importa
veramente e che ci sta a cuore è il suo
significato
simbolico:
ognuno di noi ha un tesoro in fondo al proprio
“pozzo” e la
nostra ambizione è quella di aiutare
ciascuno di noi a farlo
riemergere, a scoprirlo (o meglio
a usarlo
per rendere
più
feconda la propria vita). A trasformare i “metalli
vili”
della nostra quotidianità in oro colato.