I principi ispiratori
del nostro
modo di
“fare cultura”
sono:
- Cultura
per
crescere La
cultura intesa come “ars
vivendi”
–arte del vivere
In altre parole una cultura non
per il “gusto del sapere”- quasi un nozionismo cerebrale -ma per
un “sapere da
gustare”
ovvero che
arricchisca la nostra persona, che lasci il segno sui nostri
modi di
pensare e
sui nostri stili di vita e che sia applicabile e
modellabile
nel nostro
quotidiano. Noi consideriamo
l’astrattezza una peccada evitare. L’astrattezza e/o astrazione
è
inerente ai processi teorici, in cui i problemi
sono
considerati per
via
puramente intellettiva, separati come sono dalla prassi e
dalla
realtà empirica
contingente.
-Cultura per
ben essereSi parla
normalmente di “cultura del
benessere”,
come
caratteristica della nostra società consumistica
e
godereccia.
Quella che l’Associazione propone è una cultura che dia benessere, una
cultura
che ti migliora la vita. Condividiamo
l’affermazione che
“la cultura è uno
straordinario,potentissimo strumento di benessere.
Chi semina
cultura
(soprattutto cultura psicologica) raccoglie
salute”.
Niente di utilitaristico ma tanto di utile.
-
Cultura
per pensareCi interessa dare degli stimoli al
pensare
alternativo,a mettere in discussione la nostra
quiescenza ovvero la comodità di prendere il
“già pensato” come si accede ad
un
cibo precotto.
Un contributo a svincolare il nostro modo di pensare dalla
banalità e dal conformismo. Ma attenzione, da soli
è molto difficile arginare il
pensiero della massa acritica
Il progetto è appunto quello di attivare una
riscossa
che
parta da se stessi e che non deleghi il proprio pensiero ad
altri .
I nostri “pungoli culturali”dovrebbero
avere la
veste di “consigli per gli acquisti”
intendendo
come acquisti tutto ciò che ogni giorno
“acquistiamo” in termini di idee, di
comportamenti dai media o semplicemente dalle
mode-tendenze.
Per riassumere:
Curiosi,
Concreti, Critici
(le tre "C" di
Pietra Cagnola)