Associazione
Culturale "PIETRA CAGNOLA" & Atelier Culturale "Il Tesoro nel pozzo" Via Roma 55/57 - COCCONATO tel. 331.1296710 EVENTI - FORMAZIONE - CONFRONTO |
Genitori
&
Figli
COMPRENDERE
I NOSTRI FIGLI…PER AIUTARLI A CRESCERE
percorso
di
supporto ai genitori in 3 momenti:
· incontri
in gruppo
Condotto
da Elena Palladino (psicologa-psicoterapeuta)
IL BAMBINO E IL CIBO
Il
cibo è un elemento centrale nella vita di ciascuno di noi,
in qualche modo
siamo ciò che mangiamo e come mangiamo. Proprio per questo
nel gruppo siamo
partiti da due interrogativi. Da una parte ci siamo tuffati nel passato
per
riportare nel presente come ciascuno di noi viveva
l’alimentazione quando era
bambino e dall’altra parte ci siamo soffermati ad osservare
quale rapporto i
nostri figli (allievi) hanno con il cibo e che cosa ciò
suscita in noi in
termini di riflessioni, emozioni, reazioni…
Il
cibo è spesso una figura centrale nel rapporto tra genitori
e figli. Da una
parte bambini che mangiano poco (o mangiano troppo), bambini che hanno
un’alimentazione iperselettiva; dall’altra parte
genitori che presi dalla
preoccupazione cercano soluzioni per correggere ciò che
rappresenta una
deviazione dal modo corretto di alimentarsi (es. l’importanza
di mangiare
frutta e verdura). L’alimentazione è un tema caro
ai genitori e di questo
presto ne diventano presto consapevoli anche i bambini che la
utilizzano per
mandare messaggi (es. sono arrabbiato con te: quindi non mangio). Ecco
allora
che l’alimentazione scivola nello sfondo e ciò che
diventa pregnante è una
relazione di forza che si instaura tra il bambino e il genitore.
A
partire da una certa età (tra i due e i tre anni) i bambini
iniziano a
diventare molto selettivi rispetto a ciò che mangiano
(alcuni cibi che prima
adoravano vengono rifiutati oppure ciò che oggi è
adorato, domani viene
considerato con disprezzo). Tutto ciò destabilizza il
genitore che si trova di
fronte ad un categorico no del figlio. Può dire
“La verdura fa bene, quindi
devi mangiarla”, ma questa è
un’argomentazione di poco interesse per il
bambino. Le punizioni spesso non servono a nulla. Tale
selettività rappresenta in
realtà un modo nuovo che il bambino ha di approcciare il
mondo. Intorno a
questa fascia di età il bambino consolida la sua
identità (io separato dal
mondo, io che ho delle mie idee, dei miei desideri che esprimo con
forza).
Tutto ciò ha delle ripercussioni in tutti gli ambiti della
vita. E’ in questo
periodo che sono molto frequenti i NO, i rifiuti, i cambi di opinione
repentini. Rispetto all’alimentazione diventa importante per
il bambino poter
rifiutare.
Nel
gruppo abbiamo provato a pensare strategie alternative (strategie
utilizzate
già da alcuni partecipanti con i propri figli) per poter dar
valore al bisogno
del genitore (importante avere un’alimentazione sana ed
equilibrata) e al
bisogno del figlio (essere selettivo, fare esperienza nel dire
“no non mi va”).
Ecco alcune delle possibilità emerse:
-
mettere
al bambino la regola di assaggiare, ma anche dargli la
possibilità di sputare;
-
dargli
la possibilità di dire no, facendogli toccare la conseguenza
(es. saltare il
pasto). Dare sempre tante alternative non consente al bambino di fare
esperienza del limite. Soprattutto quando le alternative rappresentano
le
cosiddette “schifezze”.
-
Raggiungere
compromessi per non arrivare ad un rapporto di forza che non serve a
nessuno.
Es. offrire la verdura passata se il bambino rifiuta i pezzi.
-
Coinvolgere
il bambino in cucina. E’ più facile mangiare
ciò che si è cucinato (questo è
soprattutto utile quanto più il bambino è grande)
-
Giocare
con il cibo, per esempio presentando la verdura in composizioni buffe.
Alcuni
giornaletti per bambini sono pieni di idee in proposito
-
Quanto
più è piccolo il bambino tanto più si
può avere fiducia della sua capacità di
autoregolarsi. Un bambino in una condizione di vita serena e senza
turbamenti
non si lascia morire di fame.
La
selettività tende a sparire con il crescere del bambino, con
il suo acquisire
fiducia nel mondo, fiducia per il non conosciuto. Spesso infatti la
resistenza
rispetto al cibo nuovo presentato in un modo non
conosciuto la si può ritrovare anche in altri
ambiti di vita.